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E adesso riconsegnate le chiavi…

I tempi della Chiesa sono lunghi, “biblici“ per usare un termine più che mai idoneo !

E così anche nella sonnacchiosa Trapani, dove un giorno sembra durare 36 ore se non di più, qualcosa di nuovo è accaduto . Non mi riferisco alle vicende calcistiche che ben starebbero nel teatrino dell’avanspettacolo e neppure nel mondo della cultura dove si assiste al solito valzer di niente. E’ nella processione di Misteri che in questa estate “ covidiana” è accaduto qualcosa che potrebbe ( sempre meglio esser prudenti ) ridare ai trapanesi quella processione dei Misteri che negli ultimi tempi si è trasformata nella fiera del caos.

In questi ultimi mesi abbiamo assistito a tentativi di stravolgere persino la componente laica della storia dei Misteri. All’appartenenza ai ceti qualcuno ha voluto imporre o proporre l’appartenenza di un titolo per…usucapione familiare e che tradotto sarebbe : non ha importanza se Beppino Tartaro è un giornalista e un pensionato; se per dieci anni ha fatto parte di quel ceto può addirittura diventarne capoconsole con buona pace delle arti, dei mestieri e di quel senso di appartenenza alle maestranze ha fatto la storia dei Misteri. È vero, sarebbe un problema non religioso ma lo diventa nel momento in cui quelle maestranze sono legate a quei meravigliosi gruppi scultorei che non rappresentano le gesta di Orlando e Rinaldo ma la Passione e Morte di Nostro Signore Gesù Cristo.

Da tempo chi scrive e mi stupisco che qualcuno in seno all’ UM se ne sia accorto solo adesso, ha invocato l’intervento della chiesa per porre fine alla presenza massonica di personaggi che da troppi anni agiscono da padroni, circondati da un esercito di lacchè, di miserevoli esserini che pur di apparire andrebbero in giro su cavalli alati indossando corone reali!

In teoria massoneria e cattolicesimo non sono le gemelle Kessler. I principi che stanno alle base del grande disegno, del grande “architetto dell’universo” non possono aver nulla a che fare con concetti quali Resurrezione e Vita Eterna.

Basti ricordare che da quasi mezzo secolo la Congregazione per la dottrina della fede ha chiarito nella celebre “ Dichiarazione sulla Massoneria” il giudizio negativo della Chiesa nei riguardi delle associazioni massoniche, poiché i loro princìpi sono considerati inconciliabili con la dottrina della Chiesa  stessa e perciò l’iscrizione ad una loggia massonica rimane proibita oltre a ribadire la scomunica, per usare un termine specifico del diritto canonico, latae sentiae nei confronti di essa.

Eppure a Trapani e nei Misteri in tanti hanno “dimenticato” questa differenza e c’è chi ha invocato i nomi di illustri italiani massoni ( ne cito alcuni tra i tanti : D’Annunzio, Pascoli, Collodi, Foscolo, Puccini, Paganini e persino Totò ) per giustificare coloro che almeno dal 1974 fanno parte della processione del venerdì santo. Tra i massoni trapanesi abbiamo avuto anche Nunzio Nasi che almeno non si occupò di Misteri e non fu mai Capoconsole o Presidente. La massoneria ha avuto un ruolo importante nel Risorgimento italiano ma quei carbonari lottavano per un ideale nobile e non rinnegavano di far parte di logge varie ma del resto paragonare Giuseppe Mazzini a qualcuno dei massoncini trapanesi dei Misteri è impresa ardua o comica.

Forse tanti non sanno che quando, nel 1974,  l’avvocato Serraino ricostituì sotto mons.Ricceri la Confraternita di San Michele lo fece qualche mese dopo la nascita dell’ Unione Maestranze. Forse fu solo una coincidenza temporale ma chi ha conosciuto Serraino sa quanto l’avvocato temeva che qualcuno potesse trasformare la sua processione e in quell’elenco di firmatari del nuovo Statuto della San Michele vi fu anche chi qualche tempo dopo non ebbe alcun problema ad aderire a qualche loggia, del resto a Trapani si poteva, si può e spero non si potrà fare anche questo!

Di massoni nei Misteri ne abbiamo avuti ma almeno i più noti o i meno, pur nella contraddizione della doppia appartenenza, hanno sempre rispettato la stessa processione e almeno non hanno arrecato danni evidenti senza mai assumere quell’atteggiamento di spavalda ignoranza e non di simpatia reso celebre dai mitici “Fratelli Capone “ sfoggiarono nel celebre film “ Totò, Peppino e la Malafemmena “

E così’ quasi al tramonto dell’estate è giunta da parte del vescovo di Trapani, mons. Fragnelli, la nomina di Don Alberto Genovese prima come Vicario della Diocesi e poi come Rettore della Chiesa del Purgatorio.

Non conosco personalmente don Alberto ma da quel che ho letto ( soprattutto nei social ) sembra trattarsi di un uomo” tosto “, un biblista e un conoscitore delle tradizioni , un uomo di cultura e di carattere, poco avvezzo a certi legami e a certe trasformazioni del Purgatorio in una balera dove si potevano celebrare film con falsi funerali, riti vari e convegni improvvisati.

Da quel che si legge nei social dove alcuni componenti di spicco della processione dei Misteri hanno commentato negativamente la nomina (ovviamente senza mai citarlo e invocando patenti e automezzi), la nuova rettoria della chiesa dei Misteri potrebbe cambiare il futuro della processione.

Non sarà facile per don Alberto poichè si troverà di fronte un esercito di abitudinari che hanno sempre visto la processione come il luogo adatto non solo per cordoni e patacche ma per stravolgere storia e tradizione. Don Alberto dovrà convertire ( a nulla sono valsi le retoriche  catechesi passate ) coloro che al Purgatorio hanno fatto sempre ciò che volevano, che hanno ridotto i Misteri a carri carnevaleschi.

L’augurio è che la cultura e la fede di don Alberto possano trasmettersi ai Misteri affinché i nostri gruppi possano tornare ad esser momento di preghiera per tutti e non di esibizionismo per pochi.

In bocca al lupo al nuovo Rettore e adesso qualcuno riconsegni alla Chiesa le chiavi spirituali (e non solo) del Purgatorio.

Foto tratta dal web

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