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Fuori i massoni dai Misteri

Pare che nelle prossime ore l’ Unione Maestranze si riunirà in merito al cosiddetto “ Scisma del Cassaretto “ , a seguito del quale il gruppo “ Ascesa al Calvario “ ha lasciato l’ Unione Maestranze.

Una notizia non tanto improvvisa dato che le avvisaglie dell’ormai insanabile frattura tra il direttivo dell’ Unione e il “ Popolo “ si era già evidenziata in occasione della plurima scinnuta del penultimo venerdì di quaresima.

Quali potranno essere gli scenari rimane un mistero tra i Misteri. Sicuramente l’ UM dovrà esser la prima a cercare di ricomporre la frattura e informarne la cittadinanza alla quale non puoi soltanto chieder soldi se poi offri spettacoli indegni come l’ultima processione . I trapanesi hanno il diritto di sapere “ unni finiscinu i picciuli !

Potrebbe  intervenire sia il sindaco che ha “ornitologicamente” parlato di gabbiani e piccioni  auspicando una soluzione ma chi deve decidere è soprattutto lui Mons.Fragnelli ,  vescovo di Trapani.

Quando qualche anno fa Giovanni Cammareri sulle colonne del Monitor ed il sottoscritto sul mio sito proponemmo di fermare la processione per farla ripartire depurata da ciò che si vedeva fummo considerati come dei pazzi nostalgici  desiderosi di emergere e rei di voler togliere ai trapanesi l’evento più importante.

Oggi nei social si legge invece come sono tanti i concittadini che auspicano la fine di queste vergognose processioni,  disposti a privarsi di un anno o anche più pur di rivedere i Misteri degni della loro storia.

La processione dei Misteri è , per come l’hanno ridotta decenni di malcostume e immoralità, degna di “ Gomorra “. Se nella celebre fiction i vari guappi vanno  in chiesa e appena usciti ordinano omicidi,  a Trapani  alcuni esponenti ( sempre loro e ampiamente conosciuti )  sorreggono e indossano cordoni d’ispirazione massonica con crocifissi e patacconi che malamente ricordano i meravigliosi “ abitini “ , per poi ordinare mitragliate d’odio e vendette non fuori dalla chiesa ma durante la processione e soprattutto nel periodo che va dal sabato Santo al successivo venerdì di Passione .

L’ opinione pubblica cittadina è stanca di questi indegni spettacoli e anche quegli organi d’informazione un tempo “ pro-Unione “ hanno oggi espresso il loro condivisibile disappunto per ciò che si è visto , culminato nel vergognoso rifiuto da parte dei “ gestori “ dell’ Addolorata di volgere la statua di Maria verso il vescovo al momento dell’ omelia conclusiva. Un gesto irrispettoso del quale il Capoconsole non si è assunto la responsabilità morale   cercando di …giocare con le parole !

La fede è qualcosa di personale che nessuno può mai mettere in discussione e l’ omelia di Mons.Fragnelli con passaggi dedicati al “ silenzio “ è stata particolarmente apprezzata. Tuttavia, se la fede è individuale, vi sono alcuni “ status “ che la Chiesa non può in alcun modo trascurare e per quel che mi sarà possibile, pur non essendo un “parrinaro”, cercherò di far pervenire queste mie considerazioni Oltretevere .

Non credo che un assassino o un pluriomicida possano mai esser preposti  per gestire una scuola materna o un asilo nido o un attività socio-educativa. Su questo credo siam tutti d’accordo.

Mi chiedo allora come mai alcuni massoni, i cui nomi sono saputi e risaputi abbiano ancora la possibilità di rappresentare  quella Chiesa che la loro appartenenza segreta non può che detestare. Che legame può esserci tra un massone iscritto e dichiarato e un’immagine di Cristo condotta in  processione ?

Il documento redatto dalla Questura di Trapani nel 2016 illustra bene cosa sia e quali scopi abbiano le  logge massoniche elencando tutte le logge del trapanese. In esso sono citati nomi e cognomi e ruoli occupati nella società da parte degli affiliati e due di questi spavaldamente continuano da anni a fomentare odio e a rappresentare Cristo in processione.

Mons.Fragnelli cominci a far piazza pulita di queste mele mai maturate e da sempre marce. La Massoneria ha già dipinto Trapani come città mafiosa e la chiesa come si legge nelle note del n. 3 della “ Cronos “ ne è stata complice.

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