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Misteri 2022 – Proseguire migliorando

Saranno stati i due anni di stop pandemico o, come malignamente asserito da qualcuno, il fatto che non ci sia stato molto tempo per “pensare”, fatto sta che la processione dei Misteri edizione 2022, non solo ha permesso ai trapanesi di riabbracciare gli amati gruppi ma è stata una delle più riuscite degli ultimi anni. Preceduta da tanti dubbi dovuti alla pandemia e alle leggi che spesso non aiutano a facilitare i compiti, la plurisecolare rappresentazione trapanese del venerdì santo si è contraddistinta per quei valori che dovrebbero esser di prassi in un evento simile e cioè serietà, semplicità e compostezza.

Persino i ritardi che nelle precedenti edizioni avevano fatto sì che tra un gruppo e l’altro ne era possibile calcolarne il tempo come in una tappa del Giro d’Italia, sono stati praticamente annullati e una mano l’ha data l’itinerario che restando nel centro storico ha consentito di annullare eventuali distanze. Se gli addobbi floreali e gli accompagnamenti musicali dei corpi bandistici sono da anni una costante positiva, l’aver diminuito il numero dei processionanti ha di fatto reso più omogeneo l’incedere dei gruppi anche se dispiace constatare che sempre meno si utilizzano le candele a cera “ i torce” preferendo mazzi di fiori o braccia conserte e privando, soprattutto nelle ore notturne, la calda luce che rende tipico un evento processionale religioso.  Diminuiti anche gli stendardi per i quali ne basterebbe uno per ceto, purtroppo sempre meno si vedono i massari sostituiti da bravi volontari ma in giacca e cravatta.

Qualche preoccupazione alla vigilia era sorta per la scelta di non percorrere la via Fardella che probabilmente quest’anno avrebbe consentito di distribuire coloro che la sera accorrono per vedere i gruppi mentre far sostare la processione in piazza Municipio ha visto una marea umana circondare i gruppi con e senza mascherine. Come ha affermato il presidente dell’Unione Maestranze Giovanni D’Aleo al termine della Settimana Santa, il difficile sarà adesso ripetersi anche per l’anno successivo e proprio per questo andrebbero migliorati alcuni aspetti .Se l’assenza ormai avviata verso i venticinque anni della Confraternita di S. Michele non è tra i compiti dell’Unione Maestranze, questa dal 2021 è divenuta Ente del Terzo Settore cioè un ente che agendo senza scopo di lucro, investe i profitti per finalità sociali e le attività di interesse generale. Proprio per favorire la costruzione di una base storica e culturale andrebbero rispettati e valorizzati i gruppi cominciando da una degna modalità di esposizione all’ interno della chiesa del Purgatorio, oggi alquanto precaria e poco in linea con le esigenze museali contemporanee, così come andrebbe studiata la possibilità di esporre i preziosi manufatti argentei. Anche i tempi di durata della processione sono eccessivi. Se per un trapanese quattro e più ore di Misteri sono un lasso di tempo “normale”, altrettanto non può dirsi per un turista…in piedi.

La collocazione delle bande dopo i gruppi ritarda l’avanzare della processione e trattandosi di una soluzione nata come provvisoria sarebbe adesso il caso di ripristinare ciò che dall’ Ottocento (da quando le bande apparvero nei Misteri) era prassi: a musica davanti u’ mistere !  Andrebbero poi riviste e questa volta non per i turisti ma per la verità storica, le modalità con la quale negli ultimi due anni si sono svolte le “Scinnute”, cioè i sei venerdì quaresimali. Gli stessi non nacquero per festeggiare o annacare un gruppo ma per ricordare i momenti della Passione e non della Morte di Gesù. Si trattava di un rito esclusivamente religioso e si è arrivati al paradosso di ventidue scinnute (venti misteri più le due Madonne) ed è lecito chiedere alla chiesa locale (proprietaria dei gruppi) di approfondire la storia religiosa trapanese.

Anche i trapanesi devono coinvolgersi nell’evento Misteri, se sui balconi si son visti parecchi drappi granata, sono assenti le attività commerciali che sembrano impegnate solo nella gestione degli utili della “notte bianca” ma che non pubblicizzano l’evento; così come il Comune dovrebbe considerare l’ antica Casazza Magna come il fiore all’occhiello di una città ammirata dai turisti per le sue bellezze ma che delude spesso chi vi abita.

Una nota, infine, alle Autorità che sin dal 2019 hanno vietato l’acceso alla piazzetta Purgatorio per motivi legati al terrorismo. È infatti apparso paradossale constatare nei momenti topici della processione (entrata e uscita) la piazza vuota super presidiata mentre le strade intorno erano gremite di gente, tra l’altro con il Covid non debellato. Non sappiamo ovviamente le ragioni che fanno permanere tale divieto, paradossalmente ci auguriamo che non si tratti solo di un provvedimento del quale nessuno vorrebbe assumersi la responsabilità di revoca.

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